La coppia...incinta: riflessioni sulla nascita
L'attesa è un tempo attivo, spesso anche eccessivamente: visite ed esami medici, ecografie, curve glicemiche, ginnastica dolce, corsi pre parto, l'immancabile lista nascita, i confronti con altre mamme, i consigli delle nonne, la scelta del pediatra, e quant'altro...
E gli aspetti psicologici della gravidanza? La riflessione sul progetto di genitorialità?
Non pervenuti o poco considerati. Chissà perché si parla sempre di depressione post partum (argomento di indubbia importanza) e quasi nulla del prima: dei vissuti precedenti e durante la gestazione?
La consapevolezza della scelta di avere un figlio è importante tanto quanto uno screening neonatale per accertarsi che tutto è a posto e il bambino cresce bene.
E allora perché ricorrere allo psicologo solo quando c'è un problema?
La coppia…incinta è un progetto aperto a chi sta mettendo in cantiere una gravidanza e/o a chi è già in attesa. Si può svolgere in piccolo gruppo oppure dalla singola coppia.
Una doverosa precisazione. L'approccio proposto è fortemente indirizzato alla coppia, perché un figlio si fa comunque e sempre in due ed entrambe le parti sono coinvolte e responsabilizzate.
Però ci sono situazioni estreme, in cui una malattia, una disgrazia, una violenza oppure, una scelta personale portano all'assenza o alla perdita di un genitore, vanno guardate con altra attenzione e meritano un discorso a parte.
La gravidanza ha due dimensioni: una fisica, che coinvolge il corpo e una mentale.
Se la gravidanza fisica, cioè la gravidanza nel corpo, riguarda solo la donna, la gravidanza mentale è uno stato che riguarda anche il suo compagno.
Ad aspettare sono in due e ‘nasceranno insieme’ anche due genitori!
Quelli che prima erano soltanto due coniugi, ora cominciano a diventare anche genitori. Anche… perché per essere buoni genitori bisogna tenere in vita anche i coniugi. Altro argomento importante...
Sembrano ovvietà, certo che genitori si diventa insieme! Eppure…
Sono proprio alla pari questi due? Immaginiamoli in partenza per una maratona… di nove mesi!
Nel ‘viaggio della nascita’ ad essere in vantaggio è lei! O, meglio, è il suo corpo in vantaggio. Il suo corpo sa come far crescere un bambino dentro di sé. Il corpo del suo compagno non lo sa.
Ma la gravidanza non coinvolge solo il corpo, ecco perché ha grande valore l'aspetto relazionale che sottende l’espressione: la coppia incinta.
Qui, nella relazione, donna e uomo sono alla pari.
Ma quanto viene curato l'aspetto relazionale della coppia prima, durante e dopo l'attesa?
Sarò pessimista ma credo molto poco. Ad essere penalizzato sarà, soprattutto, il/la bambino/a in arrivo che, prima di tutto, necessiterà di trovare una casa mentale. Una casa, cioè, nella mente dei suoi genitori.
Così come le ecografie e il pancione che cresce rivelano il progressivo sviluppo del bambino, possiamo presupporre una parallela maturazione psicologica della coppia nel cominciare a pensarsi non più in due soltanto, ma in tre?
La domanda sembra maliziosa, ma la risposta non è un no a prescindere. Ci sono coppie che hanno le risorse giuste per procedere da sole in questo cammino.
Altre, invece, potrebbero trovare grande aiuto in un lavoro psicoterapeutico che permetta di costruire nuovi equilibri, condivisioni di gioie ma anche di rivelare ombre che gravano sulla coppia.
Affinché scelta e tempo della gestazione sia più proficuo per entrambi: l'iniziale vantaggio nel corpo materno, si annulla, in favore della coppia, arricchita da nuove conoscenze su se stessi e il proprio partner, indispensabili per riflettere, prendersi cura e creare le fondamenta di una buona genitorialità.
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Bibliografia
Cardinali F., La mente e l’anima. Tappe di un viaggio tra psicologia e spiritualità 2008-2009-2010. I Quaderni dell’Istituto di Terapia Familiare di Ancona. Ancona, 2012